È in Spagna, nel Santuario de Misericordia, (a Borja) che avviene la magia.
Nel 1910, in questa casa di Dio, viene realizzato una pittura murale raffigurante Cristo. L'artista, Elías Garcia Martines, chiama quest'opera "Ecce Homo".
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| Ecce Homo prima del restauro |
Passano gli anni, e la povera icona di Gesù inizia a perdere colpi, la bellezza svanisce pian piano come fosse davvero vivo.
Gli agenti del tempo e dello spazio in cui l'opera è ubicata fanno sì che il tutto si deteriori: è tempo di un ritocchino.
Ma tra il dire e il fare si sa, cosa c'è di mezzo, e in cento anni l'opera non riceve concretamente nessun aiuto.
Tutto cambia nel 2012 con l'iniziativa di una parrocchiana ottantunenne, Cecilia Gimenez, una pittrice dilettante senza alcuna qualifica ma tanta voglia di far vedere le sue "indiscutibili" doti.
E, dopo tanto impegno, ecco il risultato:
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| Ecce Homo dopo il restauro |
Dopo aver maldestramente rovinato l'opera, Cecilia diviene famosa. Inizia a spargersi la voce di un restauro fuori dal comune, un restauro che ha deflorato l'opera vergine.
Ma è la rovina che porta la fama, e Cecilia diviene una vera e propria star della parrocchia, senza sapere che presto il suo Ecce Homo sarebbe divenuto un' icona pop di notorietà mondiale.
Oggi, moltissimi fedeli, ma anche atei, o semplici amanti dell' arte si recano nel Santuario per vedere questa folle opera. (Si paga 1 euro per la visita).
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| Cecilia Gimenez mostra orgogliosa il suo restauro. |
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| "L' evoluzione" di Ecce Homo. |
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| Donne contemplano l'affresco. |
Da suor J. è tutto.






È sempre grande fonte di ispirazione trash!
RispondiEliminaCecilia è il mio IDOLO!
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